lunedì 29 aprile 2013

Voglia di uno shopping glamour e sofisticato per questa estate? C'è un appuntamento che fa per voi!



Mie carissime lettrici di Fashion Art Break,

giovedì 2 maggio non perdetevi lo Special Sale della collezione Prêt-à-porter s/s 2013 di Luigi Borbone che propone abiti eleganti, raffinati e ai limiti del bon ton ed accessori “dalidiani” ispirati ai carapaci preistorici, in ottone a effetto invecchiato che donano al look un tocco dark e contemporaneo.
Giacche arricciate come tutù e camicie manish accentuano il percorso creativo intrapreso dal designer nell’alta moda, della mimesi dell’ambiguità, mentre abiti mini a palloncino e gonnelline ricche simulano culottes o bloomers.
Tra i materiali duchesse di seta, jersey e crepe di seta leggerissima, a volte lavorata al laser e tra i colori scelti il bianco, il nero, il beige, il giallo e l’arancio.

Siete pronte per uno shopping raffinato, intelligente al ritmo di un dj set, in cui potrete conoscere personalmente lo stilista oltre che apprezzarne le creazioni assolutamente glamour?
Allora vi aspetto giovedì 2 maggio, nel salotto del BBK in via della Frezza 60 ( a Roma, of course!) ...

Fashion Art Break sarà lì per voi. Non mancate!!! 

Intanto vi lascio sedurre da alcuni capi della collezione...







Quei gioielli che nascono dalle macerie di un terremoto, dalla lava del Vesuvio e dalle reti dei pescatori. Maria Benedetta Bossi.



Carissime lettrici di Fashion Art Break, 
oggi voglio parlarvi di una professionista ed artista di grande spessore. E’ difficile incontrare persone tanto eclettiche, brillanti e con un mondo meraviglioso dentro da esternare con fiumi di parole e certosini atti creativi. Sto parlando di Maria Benedetta Bossi, un architetto italo argentino che vive a lavora a Napoli e si occupa del consolidamento di edifici storici e monumentali danneggiati da sisma. 
Apparentemente un argomento lontanissimo da quello che può interessare una fashion art blogger, ma ciò che Benedetta è e ciò che fa, si riflette inevitabilmente in splendidi gioielli. Nel 2009 la nostra artista si trasferì all’Aquila per via del terremoto e in quella città dilaniata è rimasta circa tre anni.
Il suo lavoro all’Aquila si è riversato in una apprezzatissima  mostra fotografica nel Palazzo Reale di Napoli e in due pubblicazioni, una delle quali riguardante l’importante intervento di consolidamento della cupola della Basilica di San Bernardino da Siena.
Sedute a via Barberini davanti ad un caffè (con noi napoletane non poteva essere altrimenti), le ho chiesto di parlarmi del percorso che dall’architettura l’ha portata alla creazione di gioielli…


Posso dire che tutto è nato per gioco, per caso… Però le cose non accadono mai per caso (cosa di cui sono fermamente convinta) e improvvisamente, circa sette anni fa,  mi sono trovata ad esporre le mie creazioni a Napoli, prima in una piccola galleria d’arte, il Penguin Cafè, successivamente nello showroom di Poltrona Frau.
I gioielli, i bijoux, i monili, gli ornamenti in genere mi hanno sempre affascinata, vuoi per le loro strutture, vuoi per la molteplicità praticamente infinita di materiali con cui essi stessi possono essere realizzati, vuoi per le cromie di alcune pietre.  Quando poi ho “scoperto” di poter realizzare alcuni oggetti da sola non mi sono più fermata (professione da architetto permettendo). In questi anni ho prodotto cose molto diverse, ma mentirei nel dire che ho una fonte d’ispirazione ben precisa.

Ovviamente, ritrovandomi ad intervistare un’artista architetto, non ho potuto non chiedere a Benedetta se c’è una corrente artistica o un periodo storico che assurgono a sue fonti  d’ispirazione…

Sicuramente ci sono dei periodi storici e delle correnti artistiche che in qualche modo influenzano il mio lavoro, mi riferisco ad esempio al barocco, all’Art Nouveau ma allo stesso tempo l’influenza può arrivare dal mio Vesuvio, dal golfo con il suo mare dai colori sempre diversi, dalla geometria e dalle strutture. Può apparire banale, ma il viaggiare e conoscere usanze e costumi diversi dai propri, non può non stimolare la creatività. E così si attinge da ciò che è la vita comune, in tutte le sue sfaccettature, per creare oggetti nuovi. In questo modo vengono fuori abbinamenti forse azzardati, nelle forme, nei materiali, nei colori, ma che riescono a trovare una loro armonia. Ciò permette di spaziare veramente senza chiedersi o porsi limiti nell’accostare un materiale “nobile” ad un materiale “povero”.






Maria Benedetta infatti utilizza, nella creazione delle sue piccole opere d’arte indossabili, le pietre dure, il legno, le resine, il vetro, i cristalli, il feltro, le perle, l’argento, il corno e la pelle che vengono mixati sempre in mille combinazioni assolutamente diverse e uniche , rendendo molto difficile la copia pedissequa di un suo gioiello. Infatti Benedetta  ama conservare questa veste artigianale e di unicità perché ha un desiderio (proprio dei creativi) di non fermarsi ad una forma o ad una combinazione, ma di sperimentarne sempre nuove e all’avanguardia rispetto alle sue precedenti capsule collection.

Perché ogni sua collana, ogni suo bracciale, ogni suo orecchino rimanda ad un universo concettuale o reale che le appartiene o che le è appartenuto, anche solo per pochi istanti.
Un esempio di questa carica semantica che rende i suoi jewels ancora più preziosi è la riproduzione manuale dello sgretolamento di edifici e di intere esistenze in seguito al terremoto all’Aquila.
Benedetta racconta infatti che, non appena apprese la notizia tragica della sciagura aquilana attraverso news e immagini angoscianti, il suo primo istinto fu quello di prendere i suoi ‘attrezzi’ e di realizzare dei gioielli che riflettessero quella idea di sgretolamento, frammentarietà, ma anche di speranza in una ricostruzione di case e anime.
Nascono così questi esemplari in cui più pezzi (di pelle) si uniscono, pur lasciando evidente una separazione fisica: in questo modo essi sono perfettamente in grado di raccontare un messaggio di speranza che può e deve seguire la disperazione di un crollo totalizzante.




Come non mi stancherò mai di ripetere, la Moda e l’Arte trascendono le effimere tendenze che a volte si rivelano dei simulacri vuoti: esse vanno oltre. E questo Oltre è un luogo misconosciuto, ma reale, dove forma, cuore e pensiero convivono in un sussulto irresistibile.

lunedì 22 aprile 2013

Tentazioni di moda. Un pomeriggio romano tra alta moda, cioccolato e tanto cuore.



Buongiorno, care lettrici!

In questo lunedì piovoso e un po' sottotono voglio raccontarvi dello splendido pomeriggio trascorso ieri all'Hotel S.Regis Rome in occasione di 'Tentazioni di moda'. 
Hearth & Fashion ha infatti presentato  una giornata speciale, realizzata in collaborazione con il Bailliage Roma Aurora della Confrérie de la Chaine des Rotisseurs (associazione internazionale di gourmet e di cui è presidente Adele Mazzotta Lax), in favore della Onlus DonnaDonna, impegnata nella campagna di sensibilizzazione sui disturbi alimentari come l’anoressia e la  bulimia. 
L' ideatrice e  la produttrice della manifestazione è Simona Travaglini, che pensato per questa edizione di Hearth&Fashion a una mostra dedicata all’alta sartorialità abbinata ad un’asta di abiti, pezzi unici o a tiratura limitata. Ma non vi lascio sulla spine e vi cito alcuni dei più noti brand, tra cui gli atelier di Alta Moda Gattinoni, Sarli, Raffaella Curiel, Giada Curti, Camillo Bona, Nino Lettieri, Abed Mahfouz, Gianni Molaro, accanto ai brand Carta e Costura, Antonella Rossi, Mauro Gala, Luigi Bruno, Antonio Martino; e ai  giovani stilisti emergenti come  Odile Orsi di Mutadesign, Greta Boldini,  Annarita Mattei, Francesca Sprugnoli, Ivan Donev, Tudor Mitroiu, Carola d’Alesio. 
Non dimentichiamo le creazioni sartoriali de “Le Fate ignoranti”, Le Cicale e dell’Atelier  le Tartarughe  di Susanna Liso, mentre per la sezione gioielli ed accessori  Germano Gioielli e Diego Percossi Papi, accanto ai bijoux di “Alecci Di Paola” e di Cristiane Marcieca. Dopo aver ammirato la mostra dei capi selezionati da Simona Travaglini e dopo aver goduto delle gioie del palato create dalla maitre chocolatier Luisa Proietti ha avuto inizio l’asta vera e propria: gioielli e accessori, diversi da quelli in mostra, hanno sfilato, indossati dalle modelle della Glamour Model Management e  battuti con base d’asta pari ad 1/3 del loro valore commerciale. 
Quando si dice... una Moda < sana, 'buona' e giusta >!


venerdì 19 aprile 2013

'Vestiti di stile' con I MURR!


Carissime lettrici,

oggi vi racconto di un pomeriggio romano trascorso con I Murr, i famosi coniugi esperti di Image Consulting che hanno presentato in questa tappa a Roma il loro libro 'Vestiti con stile' presso la Wonderfool Spa a via dei Banchi Nuovi, un concept store del benessere e dello stile unico nel suo genere!
A moderare l'incontro è stata Maria Elena Capitanio, fashion editor, ufficio stampa e docente di fashion communication allo Ied, mentre il Dj set è stato curato da Floriana Serani, designer e fashion blogger.
Ma veniamo al libro...Edito da Kowalski, 'Vestiti con stile' riassume la ormai ventennale esperienza di Antonio e Roberta Murr: un manuale che insegna come migliorare e sapersi valorizzare. Ma anche come guardare “con occhi diversi” a se stesse e al proprio guardaroba. Un libro che fa avverare il sogno di ogni donna: avere un proprio personal stylist sempre a portata di mano!

Non esistono donne brutte ma solo donne pigre usava ripetere Elizabeth Arden, una che di bellezza e stile decisamente se ne intendeva. Facendo loro questa massima, Roberta e Antonio Murr, famosissimi ed eclettici esperti di tendenze e di moda, ci svelano i loro segreti per conquistare classe e bellezza.
L’obiettivo del tour, oltre a promuovere il libro, sarà quello di diffondere un messaggio di bellezza autentica che parte da dentro per manifestarsi poi fuori: è l’outfit, insieme ad un hairstyling appropriato ed un make up che enfatizzi il viso, che fanno il monaco... Grazie ai consigli di Antonio e Roberta, ma anche grazie all’utilizzo dei prodotti giusti, vestiti, accessori, trucco,ecc, ogni donna può scoprire la propria bellezza ed ottenere risultati “magici”.


Inseparabili e insostituibili compagni di viaggio di Antonio e Roberta sono state le valigie Samsonite della linea “Cosmolite”, ultra leggere, resistenti e dalle forme accattivanti, i prodotti Testanera, preziosi alleati per l’hair care quotidiano e gli hairstyles impeccabili di Roberta. Ai suoi piedi, poi, accessorio immancabile  le scarpe della collezione Spring 2013 “Precious Woman” di Greymer, brand Made in Italy dal sapore new chic. Entrambi i coniugi MURR, amanti da sempre di borse e clutch, si porteranno in tour le borse di Savas Milano, frutto della creatività del designer svedese Rasmus Ringberg, che unisce ad un mood essenziale, minimalista e elegante, tipicamente nordico, la qualità della manifattura italiana.


Ogni donna ama essere coccolata con una guida di esperti che possa insegnarle, passo dopo passo, come valorizzarsi e apparire elegante e sicura di sè in ogni contesto. Io personalmente credo che l'aspetto fondamentale che ogni donna e ogni uomo ancora in cerca del proprio stile debbano sempre tener presente è  la sensazione di benessere e di agio che un outfit può garantirci.
'Sentirsi bene nei propri pann'i non significa essere alla moda, ma utilizzarla per comunicare al mondo quello che siamo. A volte, basta anche solo un accessorio per raccontare un universo intero che ci portiamo dentro.


mercoledì 17 aprile 2013

Buon compleanno, Giada!



Carissime lettrici,
questo post è dedicato ad una giovane ma già affermata stilista haute couture: Giada Curti che è riuscita a 'svecchiare' il mondo dell'Altamoda con uno stile elegante e impeccabile, ma infinitamente moderno e fresco.
La sua moda, espressione sublime del Made in Italy, ha affascinato anche realtà lontanissime come  Mosca, Dubai (e non solo) ed esprime in pieno una sintesi vincente di romanticismo e personalità.
Oggi Giada festeggia il suo compleanno e non potevo non dedicarle, in qualità di sua 'fan' e fashion blogger, un augurio su Fashion Art Break!

Se volete entrare nel suo mondo magico, basta cliccare su http://www.giadacurti.it, anche se vivere una favola respirando l'aria del suo Atelier a piazza di Spagna-Rampa Mignanelli è davvero un'esperienza indimenticabile!


martedì 16 aprile 2013

Tutti venderebbero l'anima al diavolo (che veste Prada)


Buongiorno, care lettrici!

Stamane non posso non dedicare un post al film che ieri ha tenuto incollate alla Tv, per l'ennesima volta, tutto il popolo delle fashion addicted e non solo: Il diavolo veste Prada.

Il film di David Frankel, oramai 'vecchio' di sette anni e tratto dall'omonimo romanzo chick lit di Lauren Weisberger, racconta l'esperienza di Andrea Sachs, una neo-laureata in cerca di lavoro, appena arrivata a New York col sogno di diventare giornalista (ah, quante affinità!) per poi ritrovarsi nelle vesti (costosissime) dell'assistente di Miranda Priestly, l'algida direttrice della prestigiosa rivista di moda Runway.
La valanga di commenti facebook, hashtag e tweet (tra quelli di tendenza del giorno c'è infatti #ildiavolovesteprada) dimostra quanto  questo mondo diabolico della moda che ruota attorno a diktat e si regge su vertiginose Manolo Blahnik, in realtà riesca ad affascinare tutti: chi sta cercando di farsi spazio in questo mondo, chi già ha lo abita da tempo e chi ha scelto di restarne fuori criticandone la superficialità.
In fondo, al di là di verità inopinabili come l'esaltazione della magrezza estrema o  il sistema castale delle più importanti riviste di moda, credo di condividere in pieno alcune 'demistificazioni' che il film ci propone.
E a tal proposito non posso non citare la scena del 'maglioncino ceruleo' della miscredente Andy che la direttrice di Runway, dopo un excursus dettagliato* sulle gonne cerulee di Oscar de la Renta, dimostra essere perfettamente il frutto di una tendenza che la moda aveva dettato qualche anno prima.

Nessuno può sottrarsi alla moda. Anche chi sceglie di aprire l'armadio e indossare un abito a caso: dalle passerelle ogni singolo capo o accessorio scende giù giù fino ad arrivare al banco del mercato, seppur con un costo e una qualità nettamente inferiori.
La fashion addiction è una dipendenza e ci scaraventa nel calderone dell'omologazione; la moda è altro. E' l'arte dei libri e della strada che si raccontano attraverso un abito (o un accessorio) che qualcuno sceglie per noi, ma che noi scegliamo quando, come e con cosa indossare.
E chi declassa la Moda a' iperuranio del superfluo' cominciasse a constatare quanto sia già inesorabilmente parte di questo mondo, negli abiti, nel cibo, nella tecnologia, nei luoghi e nella comunicazione che ogni giorno 'sceglie di scegliere'.

* <Oh, ma certo, ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo, e sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee e poi è stato Yves Saint Laurent se non sbaglio a proporre delle giacche militari color ceruleo> (cit. Miranda ne 'Il diavolo veste Prada')

lunedì 15 aprile 2013

Iamalina, il pentagramma e le immagini dell'anima.




Carissimi lettori, 
oggi vi presenterò un'artista del pentagramma, Iamalina: un nome che sicuramente sentiremo spesso nel mondo musicale. 
La cantautrice italo-rumena riporta dal vivo, insieme a 12 elementi, il sound pop elettronico con influenze upbeat anni 80 e le ballads che una volta rappresentavano il punto d’incontro degli innamorati durante le feste.
Nata in Romania studia pianoforte sin dalla scuola elementare ed è cosi che nascono le prime canzoni e la passione per creare musica e testo.
Questa passione la porterà dopo anni a Roma e alla creazione del primo album co - prodotto all’ amico/produttore lucano Antonio Mattia Vazza.
L’ album che uscirà il 7 giugno con un concerto di lancio al Teatro Quirino di Roma racconterà, con un carattere intimo, le storie e le emozioni che l’artista ha voluto trasmettere tramite le 11 canzoni dell’album Alina.
Un gruppo internazionale : Romania, Italia, U.S.A e Giappone. Il gruppo è formato da : al basso, Antonio Mattia Vazza; alla batteria, Andrea Brodi; alle tastiere/pianoforte, Luigi Russo; alla chitarra, Pietro Nicosia; al violino,Francesco Nicosia e AyuSakurai; al violoncello, Alessia; al sax, Eric Daniel e Fabio Marziali ed ai cori, Leila Bahlouri e Lucy Campetti .

L’artista ci mostra attraverso la sua musica le  immagini dell’anima, principale fonte d’inspirazione. Racconti d’amori poco banali,  suoni che fanno tornare in mente il virtuosismo della musica classica e voci che richiamano la sensibilità del mondo gospel.

Stay tuned!

La Luna sulla pelle. I gioielli di Paola Romano






Carissime lettrici,
per affrontare in bellezza questo lunedì voglio raccontarvi la mia esperienza lunare dello scorso venerdì, in compagnia di una straordinaria e vulcanica artista e jewels designerPaola Romano. Questa donna estrosa e dal sorriso disarmante inizia la sua formazione artistica a Roma partecipando a numerose esposizioni collettive fino al 2004, quando  la sua maestria e il suo talento vengono riconosciuti nel panorama artistico italiano e internazionale, attraverso una serie di mostre personali. Proprio durante una di queste esposizioni anche il regista Pupi Avati rimane colpito dal suo lavoro e le commissiona quattro opere per il film “La cena per farli conoscere”. 
Ho avuto il piacere di conoscere Paola Romano durante la presentazione della sua collezione di gioielli che oserei definire <<metafisica>> in occasione della quale è stato organizzato un fashion cocktail dedicato  alla Luna. Questo momento di estetizzante convivialità è stato imbevuto nelle tinte dell'arancione e del viola che hanno colorato i candidi saloni dell'Ateler Curti, affacciato su piazza Mignanelli. Nelle teche in cristallo e sui manichini accostati agli abiti haute couture della splendida Giada Curti - appena rientrata da un viaggio a Dubai -brillavano le iridescenti creazioni della Romano, che hanno catturato l'attenzione di oltre duecento ospiti invitati da Emilio Sturla Furnò - coadiuvato da Raffaella Naddeo - che ha accolto i tanti amici con la sua Samantha, una deliziosa cucciola di bassotto tedesco.
"Oggi celebriamo la Luna" - il brindisi dell'artista che ha spiegato, assieme alla manager dell'arte Marzia Spatafora, come una scultura può trasformarsi in gioiello da indossare sulla pelle.


Lapislazzulo, ametista, giada, tormalina, agata, malachite diaspro rosso, quarzo rosa e ialino, azzurrite, turchese, avventurina e pirite vengono ricomposti dalle mani di Paola Romano con cristalli di sale e argento per trasformarsi in preziosi collier, anelli e orecchini.

Per raggiungere la bellezza sublime e imponente di queste creazioni che hanno catalizzato lo sguardo di donne e uomini Paola Romano si ispira alla Luna,  uno dei simboli più antichi dell'umanità la cui qualità fondamentale è la ricettività: la luna, pianeta satellite, riflette la luce del sole.
E i gioielli dell’artista riflettono la luce di una femminilità accecante che abita il corpo fortunato di una donna che prima li accoglie sulla sua pelle e poi canalizza in quelle pietre preziose l’ interminabile fascio di luce del suo charme.



Emilio Sturla Furnò, Didi Leoni e Gloria Guida

Paola Romano e Giada Curti
Paola Romano e Cinzia Colella

Paola Romano& Me


Paola Romano e Marzia Spatafora

Emilio Sturla Furnò e Maria Grazia Nazzari

Emilio Sturla Furnò 

Credits photo:  Mauro Rosatelli e Michela De Nicola

Primi scatti (d'estate) firmati Silvian Heach!


Buon lunedì, care lettrici!
Cominciamo la giornata con un post interamente dedicato a Silvian Heach che ha riempito il mio armadio di splendidi cadeaux: bluse, vestiti, borse e naturalmente... splendide scarpe! (di cui non svelerò tutto oggi)
Venerdì scorso, presso il corner Silvian Heach della Rinascente in Galleria Alberto Sordi ho incontrato il fashionissimo ed estrosissimo Gianfranco Vitale, volto giovane della Comunicazione ed Ufficio Marketing del brand che ha offerto un prezioso servizio di image consulting agli ospiti del corner!
Ed è stato proprio lui a scegliere per me dei capi e degli accessori che rispecchiano in pieno la mia intima inclinazione al vintage e il mio amore per alcuni colori energizzanti, soprattutto in questa prima settimana di caldo, sole e mare!

Image consultant Silvian Heach Gianfranco Vitale

Fashion art Break & Fashion Files 

Ma basta scrivere: vi lascio con qualche scatto in compagnia della mia biondissima amica fashion blogger Martina D'Ermo per Fashion Files Blog!


mini dress a fiori

canotta e sandali multicolor





Ma non è finita qui... ;-)
Al prossimo post firmato SilvianHeach!

domenica 14 aprile 2013

Numbs Wellness&Spa: un Eden nella Capitale




Cosa c’è di più rilassante di un sabato trascorso in un centro Wellness?
Ebbene, care lettrici e cari lettori, ieri pomeriggio, in compagnia della mia amica fashion blogger Martina D’Ermo di Fashion Files Blog sono stata invitata al nuovo centro Numbs Wellness&Spa in Piazza Elio Callistio, nel cuore del quartiere africano di Roma. 
Per l'occasione la giovane stilista Claudia Graziano ha presentato la sua nuova collezione Primavera/ Estate 2013. Abiti che esprimono estro e creatività per uno stile italiano al di fuori dei soliti schemi con brio, audacia e charme.
Gli ospiti hanno avuto la possibilità di valorizzare il proprio look grazie ai consigli degli esperti: un hairstylist e un make up artist hanno offerto una consulenza per migliorare il proprio aspetto e la percezione di sé, mentre la massaggiatrice del centro ha fatto testare con mano i benefici delle antiche tecniche di massaggio ayurvedico per riequilibrare il corpo, la mente e lo spirito.
Il Numbs Wellness&Spa è un luogo in cui riscoprirsi al meglio tra le mani dell'hairstylist, in cui abbandonarsi ai benefici dei trattamenti estetici e ai macchinari di ultima generazione per rimodellare il corpo e tornare in forma e per sperimentare il nuovissimo VacuGym, l'apparecchiatura che combina i raggi infrarossi all'esercizio fisico per dire addio alla cellulite e al grasso localizzato.
 Niente di più utile prima di affrontare la temutissima ‘prova costume’!
Con la triade Qualità, servizio e ricettività il Nums Wellness&Spa garantisce ai suoi clienti un'attenzione a 360° che passa anche attraverso il loro benessere psicofisico e la loro immagine. 
Io ci tornerò prossimamente e vi farò sapere quale trattamento deciderò di sperimentare…
 E voi, se volete dedicarvi un momento di relax e bellezza inestimabili, passate di lì e fatemi come avete scelto di coccolare il vostro corpo e la vostra mente!



venerdì 12 aprile 2013

E se Carosello tornasse?








 'E dopo Carosello...tutti a nanna!'

Fino ad oggi di quell'appuntamento imperdibile della televisione italiana era rimasta solo una frase, come un'esortazione nostalgica e poetica.
Ma un'ondata artistica di reinterpretazione innovativa di un piccolo mito domestico e nazionale della cultura del Bel Paese ha travolto con ironia ed estro la bella Roma, con epicentro nella suggestiva strada capitolina Via Margutta presso l'omonimo RistorArte Margutta, oramai sempre più fervente e consolidato salotto artistico e culturale che offre una piazza illustre anche a nuovi volti della creatività.
 Proprio ieri sera infatti, presso questa location d'eccezione, ho preso parte al Vernissage della Collettiva d'Arte  'Carosello insegna' , curata da Francesca Barbi Marinetti: un omaggio che gli artisti Alessandro Baronio, Elena Boccoli, Brivido Pop, Marco Colletti, Ornella Flora Curatolo, Stefano Mezzaroma, Licinia Mirabelli, Pierino Pastore, Gerry Turano, dedicano al fantastico mondo di Carosello. 


Ma cos'era  Carosello?
Fu l’appuntamento serale per un’intera generazione di famiglie italiane.Veniva trasmesso quotidianamente dalle 20:50 alle 21:00 e consisteva in una serie di filmati (spesso sketch comici sullo stile del teatro leggero o intermezzi musicali) seguiti da messaggi pubblicitari. Il record di telespettatori raggiunto dai dieci minuti di pubblicità che la RAI mandò in onda per vent’anni dal 1957, dopo il tiggì della sera, fu in linea con il boom economico degli anni cinquanta: molti prodotti – lavatrice, televisore o utilitaria - non erano accessori di benessere ma mezzi che cambiavano la vita. 
E' proprio in questi sketch, cari lettori, che nascono personaggi che sono entrati nella nostra fantasia e nella nostra cultura collettiva: chi di voi non conosce Calimero e Carmencita?
 Ebbene, ecco che le loro storielle molto semplici che precedevano il vero e proprio messaggio pubblicitario, divenivano più importanti e 'famose' del prodotto stesso







Quanto erano lontani dal bombardamento pubblicitario (spesso violento e di cattivo gusto) che siamo costretti a subire davanti ai nostri televisori all'avanguardia!
Dietro a quella semplicità e spesso 'frugalità' tematica, c'era l'arte di chi sapeva stupire senza effetti speciali; basti dire che alla realizzazione di Carosello parteciparono in veste di registi nomi illustri come Luciano Emmer (che ne è considerato l'inventore), Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, e attori come Totò, Erminio Macario, Gilberto Govi, Vittorio Gassman, Dario Fo, Mina, Ernesto Calindri, Nino Manfredi, Gino Bramieri, Virna Lisi, Raimondo Vianello, Gino Cervi, Eduardo De Filippo, persino star internazionali quali Fernandel e Jerry Lewis.

Ma ritorniamo alla mostra collettiva 'Carosello Insegna' che il RistorArte Margutta ospiterà fino al 20 maggio...
Nove artisti, seppur con stili assolutamente eterogenei, hanno saputo rievocare il mito del Carosello con modernità ed innovazione disarmanti, lontane da uno sterile e legato rimpianto di un'epoca d'oro, ma perfettamente coerenti con l'essenza di questa 'filosofia favolistica' e pur sempre commerciale. Le opere degli artisti in mostra allestiscono pertanto un percorso di riflessione estetico, spesso giocoso ed ironico, sulle icone della comunicazione e della pubblicità, senza dimenticare gli aspetti positivi del Carosello che ha dato alla creatività un ruolo da protagonista nel lancio dell’economia del Paese negli anni passati  nonchè ad un ripensamento del senso che ha assunto il prodotto, prolificato e scartato, in un mondo che chiama a gran voce su tematiche legate all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.
 E voi? Cosa sapete o cosa ricordate del Carosello?

Intanto vi lascio con qualche 'chicca' della mostra... non perdete questa occasione di arte, tradizione e poesia!






martedì 9 aprile 2013

Echi Eco chic!

Carissimi lettori,
ecco a voi un post in cui vi racconterò con immagini lo 'Slow Fashion Show' con Silente e Caracol al RistoraArte Margutta. L'aperitivo eco chic ha riscosso un grande successo grazie alla bellezza del concept e delle creazioni delle due designer Francesca Iaconisi ed Eleonora Battaggia, alla proprietaria del Margutta Tina Vannini, al direttore creativo Isabelle Grabau e naturalmente alla presenza di tutti voi, cari lettori e  di tanti altri amici e colleghi giornalisti, fashion bloggers e stilisti...

Cominciamo dalle foto del fitting che ha avuto luogo presso il" B&B Gelsomino"di Stefania Taruffi, una incantevole Maison de charme a due passi da San Pietro. Abiti incantevoli e fiabeschi, bijoux d'autore coloratissimi, caffè e poltrone, ninnoli e atmosfera poeticamente retrò del B&B e sono volate ben quattro ore  di adrenalina pura...







Il momento concitato del Make Up si è svolto nel backstage del Margutta. 
Iolanda Clementino con la sua assistente Emanuela di Dio  insieme alla eclettica beauty blogger ('Beauty a portar via) Simona Aversa hanno curato il Make Up delle cinque testimonial di eccezione che hanno indossato gli outfit Silente&Caracol: Ilaria Sequino (consulente aziendale e attrice teatrale), Martina D'Ermo (fashion blogger per Fashion Files), Federica Pasculli (fashion stylist), Valeria Oppenheimer (conduttrice e autrice de 'Le conseguenze della moda') e Carmia De Ninnis (architetto olistico di Architerica).





E poi... eccoci nel pieno dello Slow Fashion Show!

foto di Massimiliano Capo

foto di Massimiliano Capo

foto di Javier Salgado

foto di Javier Salgado

foto di Javier Salgado

foto di Javier Salgado

Un ringraziamento speciale alla mia socia e collega Cinzia Colella e... al prossimo evento di SC#communication!

Be different, be green!!!