martedì 23 agosto 2011

Il fashion style di due ventenni romane: Intervista davanti ad una birra



E' facile parlare di moda dal pulpito di una passerella. La moda viene proposta dagli stilisti, pubblicizzata dalle riviste e poi metabolizzata con libera interpretazione, almeno dalla sana e pensante gente comune.
La moda non colora il mondo: la moda è il mondo e, come tale, non può essere solo insegnata, ma soprattutto vissuta nelle scelte non solo estetiche, ma anche di vita: la professione, gli hobbies, il tempo libero, gli ambienti che si frequentano, il cibo, i libri che si leggono o che non si leggono, la scelta dei film da vedere, le meta delle proprie vacanze...

da week end donna.com


Così, davanti ad una birra ghiacciata in un'afosa serata marittima, ho deciso di intervistare due ragazze comuni, vivaci studentesse, libere pensatrici, contestatrici di certe dinamiche omologanti della società.
Questa intervista è stata per me la prova di quanto si possa essere se stessi e naturalmente individuali con il proprio look e la propria personalità anche senza cadere nell'eccesso delle stravaganze.
La moda di queste ragazze è fatta dai loro look ,dalle loro conversazioni e dai loro sogni, senza predominanza dell'uno sull'altro.

Mi avvicino a Martina e Giulia, uguali solo per  l'alta statura ( imbarazzante, per il mio metro e 68:-( ), per l'età e per il sorriso libero e disponibile al dialogo e ad una divertente analisi di se stesse.
Sono ragazze comuni, ma diverse dall'esercito di pseudo fashion victims che riempie la fascia della nuova generazione twenty.


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Giulia, della zona Ottavia di Roma, ha frequentato il liceo classico 'Seneca', dove ha conosciuto Martina tra i banchi di scuola. Indossa un top marrone e una gonna al ginocchio stile etnico, con base marrone che richiama il top e decorazioni a strisce sull'arancio e il bronzo; capelli castano chiaro lasciati sciolti e asciugati naturalmente, al polso bracciali dorati, al collo collana colorata








 Martina, di Boccea, capelli neri e lisci,  indossa degli shorts di jeans che lasciano scoperte le sue lunghe gambe abbronzate, ma sdrammatizzato da un camicione velato arancione e da sandali alla schiava.








Cosa non indossereste mai?
-G. Beh, pantaloni pitonati e pellicce..anche se sintetiche.
 M. Pantaloni di velluto e zeppe di sughero.

 Quante volte al mese vi dedicate allo shopping?
- G. Una volta al mese.
 M. 1 o 2 volte a settimana (compro piccole cose, spesso;-)

 In quale negozio comprate più spesso?
- G. H&M .
  M. Zara

 Qual è il capo d'abbigliamento o accessorio più costoso che avete?
- G. Un cappotto di 80 euro.
  M. Una giacca di pelle di 300 euro.


 Qual è il brand che più vi piacerebbe avere nell'armadio?
- G. Etro.
  M. Valentino
-
 Colore preferito nell'abbigliamento?
- G. Viola.
  M. Rosso


A quali capi o accessori non rinuncereste mai?
- G. Bracciali e sciarpone.
  M. Collana e borsa.


 Cosa indossereste ad una festa in piscina?
- G. Innanzitutto un bikini, coperto da un vestitino easy corto, sandali bassi, capelli raccolti, bracciali e...forse orecchini.
M. Vestito lungo trasparente ( del tipo copricostume), capelli raccolti e sandali alla schiava.

Dopo queste piccole curiosità sul loro look, chiedo ad entrambe se sono lettrici di fashion blog e cosa si aspetterebbero da questo tipo di comunicazione...
Entrambe ammettono di non visitarli con frequenza perchè 'sentirsi dire cosa indossare o cosa va di moda' già si percepisce con certa invadenza in tv, riviste o cartelloni pubblicitari.
Tuttavia, da un fashion blog si aspetterebbero suggerimenti su come interpretare liberamente uno stile, magari  spendendo poco, ma con gusto!
La conversazione termina con sorridente congedo  tra boccali vuoti e gusci di noccioline americane che invadono la lunga panca. Parlare di moda non significa solo citare l'ultima collezione di Armani o quale marchio che ha sedotto l'attrice di turno: noi tre, rilassate e comodamente abbigliate in una birreria easy e molto pop, abbiamo cercato di spiegare, con le nostre teste e la nostra ironia, un mondo così erroneamente patinato.


Un grazie alle due ventenni romane per essere state le portavoci di una fetta della post adolescenza capitolina...
E.... un in bocca al lupo alle vittime della prossima fashion break interview...
E...'na biretta ghiacciata a tutti;-) !







sabato 6 agosto 2011

Premio "Dandy 2011" : Nice Living, Nice Night!!!


Cari miei lettori fashion,
oggi vi racconterò la premiazione per il Concorso 'Dandy 2011' di ieri sera al Nice Living, nello splendido scenario del Foro Italico.
Serata calda, frizzante di un agosto non così vuoto per la Capitale come gli altri anni...
Un terrazzo verde sovrasta la piscina olimpionica, tavoli bianchi con candele e portate invitanti di pesce e vino bianco a volontà.


E poi...  divanetti neri in pelle lasciati liberi per noi membri della giuria ai quali ci accompagna la bella Flavia Salinetti, una dei responsabili dell'Ufficio stampa per il Comitato promotore.
Cordialità e glamour, annaffiati da cocktails e musica da ottimo piano bar nel pre serata e poi da divertentissimo ritmo dance per il resto della notte.
I Dandies vagabondano per il Nice Living mischiandosi tra la folla: non un segno che possa contraddistinguerli, se non la loro classe e singolare esteticità. 
Tra un bicchiere e un'esternazione coreografica irrinunciabile con la mia cara fashion friend Federica, percorro i sentieri briosi del locale, fingo noncuranza e distrazione, ma osservo con letteraria dedizione i presenti. 


Non posso non notare lo sfacciato Dandysmo di due diversissimi ragazzi, che si intrattengono amichevolemnte  con i presenti e che, benchè risultino i protagonisti della scena, non si lasciano andare ad euforici atteggiamenti.
Mi avvicino e chiedo loro domande poco ortodosse, ma che mi aiutano ad uscire dalla mia idea troppo dannunziana di Dandy e a conoscere dei Dandies davvero e nostalgicamente moderni.
Michel ha 20 anni, di Roma, studente di Legge, scrittore narciso con pacchetto di marlboro rosse morbide nel taschino e libertino di Narodnì Tridà , la sua amatissima strada di Praga e titolo di uno dei suoi quattro libri. 


Dario D'Amico ha 37 anni, meno prolisso, più taciturno, ma grande osservatore. Avvocato romano, fiero nel suo doppiopetto blu, sogna Montecarlo, legge Narciso e Boccadoro e odia il fumo, da perfetto salutista. 
... Mentre bevo il mio drink ho pensato a cosa preferirebbe un dandy moderno tra vino rosso e rum e coca... beh, entrambi hanno optato, ovviamente, per  il succo di Bacco:-) 
(Devo ammettere che tirato un sospiro di sollievo!)
Intanto la consolle lancia ' Get on the floor' e mi vien spontaneo chiedere loro se ballerebbero mai su queste note, così elegantemente confezionati.


Dario nega, Michel  pronuncia un 'sì ' non molto convinto.
Ma c'è chi, poco dandy, poco timido, ma molto fashion e colorato, balla con maestrìa 'Get on the floor' e tutte le canzoni che il dj ci propina...

                                             


La musica va scemando, l'organizzatore del Congresso Massimo Ferretti prende il microfono e annuncia i primi due classificati al Concorso 'Il Dandy': al primo posto Dario D'Amico, al secondo posto Michel Lemme. 
Eh sì... cari amici miei, sembrerò anche saccente come al solito, ma c'avevo visto lungo;-)
 Una FASHION NIGHT A TUTTI  e... per chi ancora non ha carpito l'essenza del Dandy... ascoltate questa meraviglia!

 

mercoledì 3 agosto 2011

Che cos'è l'amor ?

























Cari lettori,
siamo in estate e si sa, l'estate è la stagione in cui i cuori s'incontrano o si scontrano tra  sale e mojito.
Ci sono storie semplici, quelle del 'mi piaci' e 'ti voglio' 'stiamo bene insieme' e ...' ma perchè no'?
Nuovi amori adorabili per adrenalina e passione, terribili per banalità.
Danno l'emozione di una sorpresa in un uovo di cioccolato: è speciale l'attesa di averlo custodito, pronto ad essere scartato, e qualunque sia la sorpresa in fondo ci piace non perchè sia quella, ma perchè ci piacerebbe comunque, qualunque cosa sia. Però basta la fine di un giorno per dimenticarla sul camino, nel cassetto delle cose inutili, carine 'per poche ore soltanto'.
E poi ci sono quelle storie vere che lasciano graffi che bruciano guance ed occhi. 
Sono amori inspiegabili, perchè immensi di dolore, risa, condivisione e nostalgia...
Non c'è perfezione, ma sono la percezione di averla raggiunta in un attimo o in un 'quanto sei bella stasera'. Sono amori fatti di carne, debolezza, malinconica attesa, paura, pizze, shopping snervante e regali a Natale. Ma può accadere che due mani tenute strette per bisogno 'proprio di quella persona' o per conservare una insostituibile compagnia, dicevo... può accadere che queste mani si lascino per pochi istanti ...il rischio più grande è che non si ha mai la possibilità di congelare un sentimento, di paralizzare quelle mani neanche per pochi istanti. Il distacco è cambiamento che può volgere ad un 'unione meditata o ad una separazione ineluttabile. Fermare quelle mani in un momento determinato, in un istante che risucchia battiti e lacrime, è impossibile: sono due mondi che combattono una guerra senza armi, senza voce, senza un codice da seguire. In amore non si può prevedere nulla, si può solo progettare la propria vita come se fosse quella di altri, di controfigure rubate al nostro immaginario di film, libri, quadri.
C'è un percorso che solo da soli ci appartiene e riprendere a batterlo è così arduo e destabilizzante.
Eppure è il nostro. Dovremmo conoscerlo. Dovrebbe essere la cosa più semplice del mondo. 
Beh, non lo è quasi mai.

"Quando in anticipo sul tuo stupore 
verranno a chiederti del nostro amore 
a quella gente consumata nel farsi dar retta 
un amore così lungo 
tu non darglielo in fretta ..."

(Verranno a chiederti del nostro amore, Fabrizio De Andrè)

Vi lascio con questa poesia per occhi ed orecchie :-)