giovedì 28 febbraio 2013

Aprirsi al mondo con l'Informale.Suggestioni artistiche al Macro.




Carissimi lettori, 
sono reduce orgogliosissima di una maratona d'arte al Macro Museum di Roma dove ieri sera sono state inaugurate due mostre di straordinaria ispirazione.
Una di queste è quella dedicata a Vasco Bendini (Bologna, 1922), uno dei pionieri dell’informale italiano, di cui ci viene presentata una selezione di opere realizzate in soli due anni:1966 e 1967, cruciali per l’arte italiana e per il percorso dell’artista: Come è (1966), La Scatola U (1966), il dittico del 1967Quadro per Momi (La mano), il trittico La mano di Vasco (1967) e Cabina solare (1967).
Proprio nel 1966 infatti l'artista cercò di raccontare la propria vicenda esistenziale uscendo dai limiti della tela  e portando avanti con ludica ironia una riflessione purificatrice sui mezzi, sugli strumenti e sulle potenzialità della pittura messi a nudo in molte opere di quel periodo: la tela, il telaio, i guanti di plastica e le spatole.
Di queste opere riporto quelle che mi hanno più conquistata: “La Scatola U”, ovvero il punto zero di questo ascetico mettersi a nudo tramite gli oggetti quotidiani, la cui emblematica e familiare banalità è testimoniata proprio dalla scatola con la scritta UNIOM, relativa ad una stufa a cherosene e “Quadro per Momi”che  si apre come un libro pur conservando la memoria della presenza del quadro ed è l’aspirazione al dialogo fra le mani dell’artista e quelle del critico, con chiaro riferimento al rapporto intellettuale che legava Bendini a Francesco Arcangeli, soprannominato Momi. 

La Scatola U

Quadro per Momi


Come afferma Gabriele Simongini chi entra in contatto con queste opere non è coinvolto in un “happening”, ma è sottoposto ad un’azione di choc, ad una reazione di scontro, di ripulsa e di raptus, di giudizio infine". Esattamente quello che ho provato io.
Come già vi ho anticipato, ieri sera al MACRO è stata inaugurata anche la mostra FOTO DI GRUPPO. Galleria Pieroni, Zerynthia, RAM: 1970-2013, dedicata alla vicenda della Galleria Pieroni e alle sue successive metamorfosi negli spazi e nelle iniziative di Zerynthia e RAM radioartemobile.
L’esposizione, attraverso una selezione di opere significative di più di cinquanta artisti contemporanei e decine di documenti perlopiù inediti – disegni, fotografie, pubblicazioni, registrazioni audio e video –, ricostruisce criticamente l’intero arco dell’attività di una delle presenze più originali e significative nel panorama dell’arte più recente. Trattasi dell’attività di Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier che dal 1970 a oggi,  rappresenta un punto di riferimento per la comunità artistica italiana e internazionale.

 'Rosso di Carla Accardi, vernice su sicofoil del 1974
 A Stone Bra for the Versus de Milo' di Jimmie Durham del 1998 


Anche di queste opere in mostra vi posterò quelle che mi hanno trattenuta per più tempo a pensare, a riflettere e, perchè no, anche a divertirmi, corroborando la mia tesi secondo la quale se anche la #modabella si affacciasse di più al panorama artistico passato o contemporaneo, potrebbe proporre elementi finalmente di grande calore concettuale, oltre che estetico, senza ridursi a banali imitazioni idolatriche di miti del passato o estemporanee e vuote ricerche dello 'stupore a tutti i costi'.

Se sono riuscita ad incuriosirvi almeno un po' avete tempo fino al 5 maggio per dedicarvi del tempo prezioso con una di queste mostre al Macro di Via Nizza

Art is fashion, più di un paio di scarpe omologanti all'ultima moda!








Una sorpresa di FASHION Art BREAK per le visitatrici del Weekend Donna di Roma!



Carissime lettrici, come vi ho ripetuto negli ultimi post, Fashion Art Break da domani sarà uno dei blog accreditati al Weekend Donna di Roma. Ci sarà un'area completamente dedicata a noi bloggers dove voi potrete conoscere i volti che ci sono dietro ai vostri blog preferiti.

Nel post di ieri vi avevo anticipato che Fashion Art Break avrebbe avuto una sorpresa per tutte le sue lettrici vecchie e nuove che verranno a trovarmi. Che cosa? Non si indossa, non si porta al collo, nè al dito, nè tra i capelli o ai piedi. Non si mangia, nè si odora. Si vive, semplicemente.
Infatti una di voi potrebbe divenire l'ospite speciale di FashionArt Break di una serata d'aprile fashion, di tendenza e frizzante in una location mondana ed artistica nel cuore di Roma.

Come fare a partecipare all'estrazione? Basta fermarsi al desk di Fashion Break e lasciare il vostro nominativo. Il tutto sarà, ovviamente, assolutamente gratuito!
Per tutti i dettagli... affidatevi all'effetto 'surprise' e non perdete questa occasione ghiottissima!
Vi aspetto!!!
Potete trovare informazioni su orari e costi della mostra andate cliccate su questo link:

http://www.weekendonna.it/roma/

A domani!



mercoledì 27 febbraio 2013

Beauty, Hobby Shows & Food blog a Weekend Donna Roma


Carissime lettrici, manca oramai un giorno dall'inizio del Weekend Donna di Roma e io stasera continuerò a raccontarvi gli eventi di questo appuntamento imperdibile.

Siete amanti del Beauty? Allora non perdetevi le performances dello staff di Fashion Look Academy, una scuola tra le più prestigiose e frequentate di Roma e del Lazio per la formazione professionale nel settore dell'estetica. L'Accademia offrirà una serie di dimostrazioni e sedute - sia sul palco del Weekend Donna Live Show sia presso lo stand - cui le visitatrici potranno partecipare gratuitamente.
Massaggi di coppia e in stile fusion, trucco, tattoo ed hair styling e tanto altro di cui potrete conoscere i dettagli sul sito Week end Donna.
E poi, ancora, numerosi e divertentissimi i Corsi di Hobby Shows e la prima edizione del Food Blog Award, un premio organizzato dalla casa editrice Malvarosa Edizioni e sostenuto da Italia Crea che ha come finalità il loro coinvolgimento. Saranno infatti premiati i food blog italiani ripartiti in 16 categorie (design, food photography, regional cuisine, food 2.0, cooking blog, group blog, culinary travel blog, food & fashion, beauty food, curvy & food, sweet food, green food, food styling, baby food, shabby chic style, wine & drink).

Devo dirvi ancora altro per invogliarvi a trascorrere un giorno del prossimo week end tra moda, arte, cucina e creatività? Ah, sì:  FashionArtBreak ha per voi una piccola sorpresa per conoscervi, carissime lettrici! 
 Ma di questo vi parlerò domani!

lunedì 25 febbraio 2013

Fashion Show Cafè: un salotto di Moda & Caffeina a WeekendDonna Roma!



Care lettrici, come vi avevo promesso in questi giorni di attesa di Weekend Donna Roma vi darò qualche anticipazione degli eventi e delle iniziative che riempiranno il calendario di questo fantastico appuntamento capitolino.
Oggi vi parlerò del Fashion Show Cafè di Weekend Donna Roma Primaverauna passerella per sfilate di scuole e stilisti emergenti, ma anche un salotto per parlare di moda, un'area con tavolini per un caffè italiano di grande qualità. Durante l’intensa “tre giorni” romana sulla passerella si alterneranno, per esempio, le sfilate di capi pret à porter della stilista Tiziana Ovelli, il bodypainting dell’Associazione Italiana Aerografisti, gli abiti realizzati con materiale riciclato (Clownotto) e le sessioni di ricostruzione unghie (Solinge).

L’area, con un servizio caffè fornito da Haiti Caffè, sarà gestita da WDonna.it, media partner di Weekend Donna Primavera, che coinvolgerà alcuni dei grandi ospiti del mondo dello spettacolo presenti al suo stand. Il Fashion Show Cafè ospiterà anche le premiazioni del Food Blog Award, premio organizzato da Malvarosa Edizioni che premierà i migliori food blog italiani.
Da curiosa osservatrice di nuove proposte del fashion e incurabile amante del caffè non posso che consigliarvi questo imperdibile Fashion coffee break!
Vi aspetto!
foto di IRENE SAVOIA




sabato 23 febbraio 2013

Fashion Break sarà presente per voi a Weekend Donna: siete pronte, ragazze?




Care lettrici di Fashion Art Break, quest'anno ho avuto l'onore di essere selezionata tra le fashion bloggers  di Week end Donna, un appuntamento con la tendenza, la creatività e la femminilità!
Condividerò pertanto insieme a voi i momenti più belli e interessanti di tre giorni di Fiera (dall'1 al 3 marzo)  da dedicare a noi stesse e alle nostre passioni. Weekend Donna sarà il luogo dove vivere occasioni di svago, relax, cura della persona, shopping, divertimento, un "villaggio" dove sperimentare in diretta un nuovo look, veder sfilare gli ultimi trend in tema di moda e di accessori, cogliere opportunità di lavoro o partecipare a una lezione di cucina. Senza dimenticare il mondo del wellness e del fitness, i viaggi al centro del benessere e della medicina estetica e naturale.

Io sono già pronta e voi? Non siete curiose di visitare Week end Donna
Ecco per voi 5 buoni motivi per non restare a casa, divertirvi insieme a noi e magari conoscerci al di là dello schermo di un pc:

Per divertirsi
Weekend Donna potrai venire con le amiche, vivere tante esperienza straordinarie in un’atmosfera di complicità in uno spazio tutto per te.
Per piacersi
Weekend Donna potrai sperimentare un nuovo look, affidarti nelle mani esperte di hairstylist, nail e make-up artist, concederti un massaggio o dare una svolta glamour al tuo gardaroba.
Per imparare
Weekend Donna potrai partecipare ai corsi e ai workshop di grandi chef, scoprire i segreti del make-up perfetto e delle danze caraibiche, ma anche cogliere opportunità di lavoro e di carriera.
Per mettersi alla prova
Weekend Donna potrai tirare fuori anche i tuoi lati più nascosti: scoprirti più femminile di quanto tu creda o più forte e determinata di quanto pensi. Saranno tre giorni per mettersi finalmente in gioco.
Per fare shopping
Weekend Donna, oltre a sperimentare, potrai acquistare direttamente dagli espositori, dallo smalto per le unghie al robot da cucina, dal corso di tango al cappottino vintage

E voi  lettrici che non potrete proprio essere presenti, non temete: ci penserò io ad aggiornarvi con i miei post in  cui vi svelerò tutte le chicche di queste tre giornate di straordinaria creatività tutta al femminile!

Nei prossimi giorni posterò tutte le iniziative e i fashion show presenti in calendario.

Stay tuned 

http://www.weekendonna.it/roma/






venerdì 22 febbraio 2013

'Gabriele D'Annunzio tra amori e battaglie': la letteratura osa, si rigenera e seduce.





Memento audere semper: ricorda di osare sempre.

Cari lettori di Fashion art Break, voglio salutarvi con questa affascinante e audace locuzione in lingua latina coniata dallo scrittore e poeta italiano Gabriele D'Annunzio.

Chi di voi ha, tra i banchi di scuola o nelle letture personali ha subito il fascino dei versi, della prosa o delle parentesi biografiche del Vate non può lasciarsi scappare due iniziative artistiche e cultural chic legate a questo genio, soprattutto nell'anno in cui si festeggia il 150° anniversario dalla sua nascita. 
Per questo con l'articolo di oggi  voglio segnalarvi il lavoro teatrale “Gabriele d’Annunzio, tra amori e battaglie” di Edoardo Sylos Labini, per la regia di Francesco Sala e la consulenza di Giordano Bruno Guerri  che sarà al Teatro Nazionale di Roma dal 21 al 24 Febbraio con l’ormai riconoscibile formula del suo Disco Teatro  nonchè  la mostra omaggio de Il Margutta RistorArte a lui dedicata, inaugurata il 19 Febbraio e visibile fino al 31 marzo
Trattasi di una ricognizione d’impatto visivo sulla vita di Gabriele d’Annunzio attraverso l’allestimento delle tavole rivisitate in versione pop del fumetto che Marco Sciame ha dedicato al poeta, recentemente uscito in stampa e distribuito in edicola nonchè delle fotografie di scena di Pino Le Pera e l’opera di Alberto Zamboni “Gabriele d’Annunzio” ispirata anch’essa all’interpretazione di Sylos Labini. 

Da orgogliosa letterata e da convinta sostenitrice di una cultura rigenerata e rigenerante, non ho potuto non partecipare all'evento inaugurale del Margutta dove, in compagnia di un ottimo calice di rosso e invitanti creazioni gastronomiche (rigorosamente vegetariane) e delle irresistibili vignette dei fumetti di Marco Sciame, mi sono letteralmente abbandonata alla carica estetica esplosiva di un uomo inafferrabile che ha fatto della sua vita, delle sue parole e del suo cuore un campo di battaglia.


foto di Luigi Giordani

lunedì 4 febbraio 2013

NINO SPIRLI': diario di un 'indelicato'



Cari lettori, Fashion Break non è mai stato un blog esclusivamente di moda: ho sempre profanato l'autorità del fashion con innesti di arte, letteratura, musica e attualità, anche.
Oggi pertanto vi propongo un 'fashion art break' di grande intimità durante il quale potrete conoscere una mente, un cuore e una lingua fuori dal comune che sicuramente non vi lasceranno indifferenti o annoiati.
Essi appartengono al Signor Nino Spirlì che io amo definire il 'Signor Nonsolo': non solo scrittore audace, non solo comico di talento, non solo autore di format Tv e soggetti televisivi. 
Eclettico, imprevedibile, sfacciato  e soprattutto LIBERO, oggi Nino Spirlì si concede a Fashion Art Break semplicemente (per modo di dire) come Nino Spirlì, non risparmiandoci nulla della sua prorompente biografia...


Signor Nino Spirli, a cosa si stava preparando il tuo paese natìo di Taurianova quel 13 luglio 1961?
A veder nascere un uomo forte, leale, onesto, coraggioso. Un creativo. Visionario quanto basta, Sognatore per DNA. A volte, perfido, ma fondamentalmente alla ricerca della bontà. Solidale con chi ha bisogno, duro e freddo con gli approfittatori. Un uomo che cammina, sa camminare, insegna a camminare. La mèta... Beh, quella cambia ad ogni passo...

Se dovessi categorizzare da lettore la storia della tua vita , quale genere letterario le attribuiresti?

Un romanzo tragironico. O, meglio, una Commedia tragironica. Nella quale ogni scena, ogni atto, raccontino spietatamente le altalenanti vicende umane di un ricchione metropolitano, dall'animo provinciale. Amen.

Quali sono i personaggi/protagonisti della tua biografia?
Beh, la scrivo in prima persona; dunque, io, mio padre, che è stato e resta il mio Enorme Amore, Manuel, il Compagno che oggi mi è Figlio, la Grande Complice che è mia madre. E ci aggiungerei qualche amante di quelli che mi hanno deluso: per controbilanciare.

Se dovessi lasciare solo una voce nella sezione 'esperienze lavorative' del tuo interminabile curriculum vitae, quale lasceresti?
Artista. Che le racchiude tutte e le nobilita. Sono Attore per natura, Regista per bravura, Autore per necessità e Scrittore per destino. Una sorta di Cammino forzato nell'Arte. Non so scegliere: tante facce del medesimo cristallo.


Nel 1996 hai diretto in teatro 'L'uomo dal fiore in bocca' di Pirandello. L'opera si snoda sul dialogo tra un uomo assetato di carpire i misteri della vita che sa di morire e un uomo qualsiasi, banale. 
Cosa temi di più: la morte o la banalità?
Nessuna delle due. La morte è il fine per cui sono qui. Nasciamo tutti per morire: l'importante è saperlo e ricordarselo. Molti non lo ricordano e vivono e muoiono male; penso, per esempio, a coloro che pensando di farmi piegare la schiena, mi hanno lasciato in passato senza lavoro e, oggi, stanno morendo del loro lavoro, che ha fatto piegar loro la schiena davanti a gente più potente o anche solo al vile denaro. Per la banalità... Beh, c'è sempre un angolo decoroso, nella nostra vita, per questa sana virtù. A volte, la banalità aiuta a sopravvivere. Il problema si pone quando la banalità diventa regina del tutto, più che signora degli angoli...

Ti dichiari un TUTTOSESSUALE. Le tue audacia e sicurezza nell'affrontare la tua identità sessuale sono delle formule per esorcizzare la grettezza e l'  insofferenza dell'omofobia altrui?
Mi dichiaro tuttosessuale, sapendo che la quota societaria della parte etero è in nettissima minoranza. Ma mi annoiano le categorizzazioni e, dunque, lascio alla casualità la possibilità che qualcosa di diverso possa sempre accadere. Così mi salvo dall'essere scontato e leggibile a priori. Fermo restando che lo status attuale di Vecchia Checca Nazionale mi piace moltissimo. 

Nel novembre del 2011 hai concepito il  'Diario di una vecchia Checca' (Minerva edizioni), un libro scandaloso, vero e drammatico che ricorda 'I miei primi 40 anni' in versione omosessuale. Puoi mettere in ordine crescente per 'necessità semantica' le tre parole principali che compongono il titolo del libro: diario, vecchia, checca?

Le lascerei nell'ordine in cui le trovi nel titolo. Diario, la terrei al primo posto, perché indica il racconto "giornaliero", ordinario, di una vita. La mia vita: quella di una Vecchia - perché il ricchione invecchia prima, o, meglio, "passa" prima: un ricchione più anziano ha già consegnato la sua freschezza alla sua Storia... - Checca: termine autoironico che mi "centra" nel carattere.





L' autoironia, tua innegabile virtù e irresistibile vizio, spesso è usata per combattere il tumore della crudeltà altrui. Per te è un trattamento palliativo o curativo?
E' un trattamento di bellezza, dunque vitale ed inutile allo stesso tempo. L'autoironia è il mezzo di locomozione che mi aiuta a spostarmi su strade accidentate dalla stupidità altrui e dalle mie personali necessità. E viceversa. Mettersi in esame e trovarsi anche ridicoli, oltre che seri, aiuta, secondo me, a trovare le soluzioni più nobili e rapide alle grandi provocazioni dell'esistenza. Come dire: Non soffri, se non ti senti malato!

Hai avuto la fortuna di vivere e poi rivivere nella scrittura del tuo 'Diario'.
Ti è mai venuta l'irresistibile tentazione di cambiare, omettere, edulcorare o aggiungervi qualcosa?
No, mai! Non mi sono salvato, né ho salvato. Sono sempre più convinto che chi vive una scelta, deve avere il coraggio, i coglioni, per saperla dichiarare. Al di là delle aspettative e dei giudizi degli altri. Chi mi ha vissuto o mi vive a fianco non può sperare di essere considerato "un amico". Gli amici sono facilmente riconoscibili. Come gli amanti. Io chiamo Amico, l'Amico. E Amante, l'Amante. Cambiare, omettere o edulcorare avrebbe offeso i miei sentimenti. E i loro. 

Un 'diario' quando smette di essere biografia per diventare altro ?
Il DIARIO non è mai nato come "romanzo": lo è diventato per necessità editoriale. In realtà è il racconto di una vita vissuta. Di giorni "penati". Di sentimenti vissuti. In questa veste, ha ripreso subito la forma di chiacchierata con i suoi lettori. Che mi fermano per strada, mi contattano su Fb e non solo. Il Diario ha già i suoi primi risultati: i coming out dei ragazzi che lo hanno preso come vademecum. E non solo i ragazzi. Lo speravo. Ma temevo che rimanesse mera speranza. Non è così: sta accadendo. E questo mi piace. Gli unici silenzi li ricevo dalle tv nazionali. Dai programmi dove sono necessarie solo le presenze dei FROCI NAZIONALPOPOLARI , quelli che non spaventeranno mai per la loro normalità. La finzione televisiva ha bisogno di froci riconoscibili per la loro esasperazione: cosicché si possa continuare a dire "Vedete? Sono diversi da noi, ma noi li facciamo parlare, Quasi..."



Quali sono i 'frocinazionalpopolari' cui ti riferisci?
Li riconosci subito! Sono quelli che sciamano da un programma all'altro; sono evidentemente ricchioni, ma non lo dicono quasi mai. O, se lo dicono, lo cinguettano fra lazzi e frizzi. Aldo Busi non lo è, ma, infatti, Busi non lo vogliono più. E' troppo scomodo. Invece ne vediamo a chili, a quintali: mesciati, ingellati, con le sopracciglia ad ala di rondine, figli dei reality, effeminati, passivi o bugiardi. Noi froci normali non sediamo su quelle poltrone, perché diciamo verità scomode. Parliamo di vera normalità, e pesiamo!

Come si pone un visionario e sognatore come te rispetto ai limiti e ai drammi della società contemporanea?
Dopo trent'anni di assenza forzata, torno nella mia Adorata Calabria con in mano e nel cuore un progetto sociale. L'ho chiamato MafiaNò, perché ci credo! Credo che la Mafia, oltre che una società di malaffare, dell'eliminazione della quale si deve occupare lo Stato, sia un atteggiamento. Un modo di pensare e di essere e, come tale, possa cambiare ed essere cambiato. MafiaNò si propone, con la partecipazione dei Singoli, delle Associazioni Culturali Illuminate, e delle Istituzioni, di proporre il lavoro di giovani artisti alla comunità nazionale e internazionale. Giovani artisti che, da soli, sul territorio avranno sempre difficoltà a farsi sentire e apprezzare. Noi "anziani" abbiamo l'obbligo di affiancarli, sostenerli e spronarli, senza sopraffarli e abbandonando ogni tentazione di educarli. I giovani sanno! Molto! Hanno solo, forse, bisogno di compagnia. Ecco, MafiaNò è un progetto di compagnia. Leale e Nobile.


Una domanda sul fashion: i tuoi look o sono molto eccentrici( camicie a fantasia, jeans con ricami, pelliccia e pochette) oppure essenziali e, direi quasi borghesi (pulloverino e jeans)... quanto e quando ti piace essere checca negli eventi mondani ?
Sempre. Ma non solo negli eventi mondani. Impasto la pizza con gli anelli al dito e i bracciali che si imbrattano di farina e lievito. E quando, a volte, mi vedi vestito "alla borghese", è la volta che mi metto in maschera... Come farei, lontano dalle mie sciallesse e dai miei ventagli? Passerei inverni ed estati tristissimi. Come rinunciare al mio zaffiro all'anulare? O al bracciale che condivido con una Persona Cara?

Cosa direbbe una vecchia checca perfida ad una blogger che l'ha importunata con 12 domande ?
<<Tesoro, sono stanca morta: mi hai fatto pensare e non è lavoro per me. Adesso volo in vasca a fare l'idro, poi corro in bouty a ritirare un jeans pazzesco e, stase, mi godo un Ape con un figo della mad... >>
Invece, la Vecchia Checca Nino ti ringrazia per l'ennesima dimostrazione d'affetto e di amicizia, "vola" a preparare le prossime presentazioni del Diario, poi porta i cani al parco, prepara la cena per la mamma e si gode la natìa Taurianova, che ama per la sua semplicità.