'E dopo Carosello...tutti a nanna!'
Fino ad oggi di quell'appuntamento imperdibile della
televisione italiana era rimasta solo una frase, come un'esortazione nostalgica
e poetica.
Ma un'ondata artistica di reinterpretazione innovativa di un
piccolo mito domestico e nazionale della cultura del Bel Paese ha travolto con
ironia ed estro la bella Roma, con epicentro nella suggestiva strada capitolina Via
Margutta presso l'omonimo RistorArte Margutta, oramai sempre più
fervente e consolidato salotto artistico e culturale che offre una piazza
illustre anche a nuovi volti della creatività.
Proprio ieri sera infatti, presso questa location d'eccezione,
ho preso parte al Vernissage della Collettiva
d'Arte 'Carosello insegna' , curata da Francesca
Barbi Marinetti: un omaggio che gli artisti Alessandro Baronio,
Elena Boccoli, Brivido Pop, Marco Colletti, Ornella Flora Curatolo, Stefano
Mezzaroma, Licinia Mirabelli, Pierino Pastore, Gerry Turano, dedicano al
fantastico mondo di Carosello.
Ma cos'era Carosello?
Fu l’appuntamento serale per un’intera generazione di
famiglie italiane.Veniva trasmesso quotidianamente dalle 20:50 alle 21:00 e
consisteva in una serie di filmati (spesso sketch comici sullo
stile del teatro leggero o intermezzi musicali) seguiti da messaggi
pubblicitari. Il record di telespettatori raggiunto dai dieci minuti di
pubblicità che la RAI mandò in onda per vent’anni dal 1957, dopo il tiggì della
sera, fu in linea con il boom economico degli anni
cinquanta: molti prodotti – lavatrice, televisore o utilitaria - non erano
accessori di benessere ma mezzi che cambiavano la vita.
E' proprio in questi sketch, cari lettori, che nascono
personaggi che sono entrati nella nostra fantasia e nella nostra cultura
collettiva: chi di voi non conosce Calimero e Carmencita?
Ebbene, ecco che le loro storielle molto semplici che
precedevano il vero e proprio messaggio pubblicitario, divenivano più
importanti e 'famose' del prodotto stesso
Quanto erano lontani dal bombardamento pubblicitario (spesso
violento e di cattivo gusto) che siamo costretti a subire davanti ai nostri
televisori all'avanguardia!
Dietro a quella semplicità e spesso 'frugalità' tematica,
c'era l'arte di chi sapeva stupire senza effetti speciali; basti dire che alla
realizzazione di Carosello parteciparono in veste di registi nomi illustri come
Luciano Emmer (che ne è considerato l'inventore), Luigi Magni, Gillo
Pontecorvo, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini,
Federico Fellini, e attori come Totò, Erminio Macario, Gilberto Govi, Vittorio
Gassman, Dario Fo, Mina, Ernesto Calindri, Nino Manfredi, Gino Bramieri, Virna
Lisi, Raimondo Vianello, Gino Cervi, Eduardo De Filippo, persino star
internazionali quali Fernandel e Jerry Lewis.
Ma ritorniamo alla mostra collettiva 'Carosello Insegna' che
il RistorArte Margutta ospiterà fino al 20 maggio...
Nove artisti, seppur con stili assolutamente eterogenei,
hanno saputo rievocare il mito del Carosello con modernità ed innovazione
disarmanti, lontane da uno sterile e legato rimpianto di un'epoca d'oro, ma
perfettamente coerenti con l'essenza di questa 'filosofia favolistica' e pur
sempre commerciale. Le opere degli artisti in mostra allestiscono pertanto un
percorso di riflessione estetico, spesso giocoso ed ironico, sulle icone della
comunicazione e della pubblicità, senza dimenticare gli aspetti positivi del
Carosello che ha dato alla creatività un ruolo da protagonista nel lancio
dell’economia del Paese negli anni passati
nonchè ad un ripensamento del senso che ha assunto il prodotto,
prolificato e scartato, in un mondo che chiama a gran voce su tematiche legate
all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.
E voi? Cosa sapete o
cosa ricordate del Carosello?
Intanto vi lascio con qualche 'chicca' della mostra... non
perdete questa occasione di arte, tradizione e poesia!
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