Carissimi lettori,
quello che state leggendo non è un articolo, ma una vera e propria dichiarazione d'amore alla Moda di Stella Jean. Da quando ho assistito per la prima volta ad una sua sfilata ho compreso che difficilmente mi sarei liberata da questa totale assuefazione cromatica, figurale e concettuale: ogni qualvolta assisto ad un defilè della stilista ho la percezione di compiere un viaggio che dura venti minuti circa, lasso di tempo in cui posso ascoltare le sue favole cosmopolite di stoffa e pietre.
In questo appuntamento invernale di Altaroma Stella Jean inserisce nella sua collezione anche outifit maschili, scegliendo di aprire la sfilata proprio con un abito che Lorenzo Jovanotti ha voluto indossare nel video ufficiale di 'Tensione evolutiva'.
E' un visionario ed ideale itinerario esplorativo quello che conduce Stella Jean alla creazione di questa collezione autunno/inverno 2013/2014. Un percorso di ricerca che attraversa i continenti, partendo dall’ossimoro volontario delle fantasie lineari e delle strutture sartoriali europee, visitando i luoghi della cultura amerindia, per spingersi poi verso le coste d’Africa e per perdersi infine nello sterminato deserto del Gobi. Pesanti e caratteristici jacquard andini avvolgono novelle e inconsapevoli paladine della salvaguardia delle civiltà pre-colombiane, la cui femminilità viene esaltata dalle gonne arricciate in vita. I lunghi e morbidi cappotti foderati di (eco) pelliccia di ispirazione Navaho ci accompagnano nella lunga traversata transoceanica che riconduce alle coste africane tanto amate dalla stilista, per accendere l’inverno con gli esuberanti colori delle tradizionali stoffe wax. Peculiari cappelli di aristocratico e mannish sapore britannico, come la bombetta, sono abbinati ai foulards dai colori vibranti portati dalle signore delle Ande. Il viaggio continua alle volte dell’Asia e delle sconfinate distese del deserto del Gobi: il contatto con le culture mongole ispira i tagli asimmetrici delle camicie e dei caban, mentre suggestive sovrapposizioni di stoffe giocano con i diversi pesi dei colori. Il risultato è una perfetta mappatura estetica, in cui la steppa diviene fonte di una sensibilissima raffinatezza e di un magistrale equilibrismo cromatico.
Anche i bijoux testimoniano l’esplorazione dei confini geoculturali: l’accostamento degli elaborati capolavori dell’oreficeria pre-industriale delle comunità amerindie e della raffinata gioielleria dei coloni europei, rappresenta il tentativo di realizzare una contro- colonizzazione estetica in cui
emergano, pur senza contaminazione e rischio di fusione, i tratti distintivi delle differenti civiltà.
Una collezione che persegue l’audace intento di raggiungere una comunione di ricchezze culturali e di costumi, al fine di sintetizzare e superare passaggi storici talvolta non facili. Le radici e le tradizioni extraeuropee hanno resistito ad ogni tentativo di distruzione e, nel loro corso evolutivo,
rappresentano una fonte inesauribile di ispirazione, pronte ad insegnare all’Occidente i propri colori e sfaccettature, imparando a propria volta a conoscere e ad amare le forme europee.
La collezione FW 2013 2014 vuole dunque ribadire che le uniche frontiere invalicabili sono quelle della mente, la quale racchiude in sé lo spazio necessario per accogliere e conoscere tutte le civiltà del mondo. Una visione che, letta in chiave estetica, si traduce in una capacità e in una chance di abbinamento totale e trasversale.
Vi lascio viaggiare tra le coste d'Africa e il deserto dl Gobi con degli abiti che ho selezionatoper voi
( e scegliere è stato davvero difficile)
abito indossato da Lorenzo Jovanotti |
Such a informational post and the contain of this post is extraordinary.
RispondiEliminaSTELLA JEAN
Thanks ❤Stella Jean is extraordinary and her style is simple Poetry
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