sabato 26 gennaio 2013

'Self Portraits' di Emanuele Gatto: la carica semantica di un corpo.




Self-portraits di Emanuele Gatto


A cura di Matteo Saccavino
Performance con Valerio Sirna
Inaugurazione sabato 26 gennaio, ore 19,30 presso Makemake

Dal 26 gennaio all’1 febbraio 2013

Cari lettori, benché sia iniziata la settimana dell'Altamoda a Roma, non mi esimo dal parlarvi anche di altri eventi capitolini impregnati di seduzione artistica. Uno di questi è la mostra personale di Emanuele Gatto, che stasera presenterà, presso lo spazio Makemake in via del Boschetto, le opere della serie SELF-PORTRAITS, una variazione sul tema dell'autoritratto in cui il corpo ricopre il ruolo di protagonista
Di questo artista già vi ho scritto lo scorso anno, in occasione del debutto sulla scena romana del progetto THROUGH ESPERIMENTI a cui lavora con la giovane stilista di Silente, Francesca Iaconisi, straordinaria interprete dello slow fashion.

Le opere della serie SELF- PORTRAITS sono il risultato di una sperimentazione finalizzata alla messa a punto di una personale tecnica di realizzazione che ha visto Emanuele Gatto tralasciare l'utilizzo dei consueti strumenti del mestiere a favore del proprio corpo.

A metà tra action painting e body art, il giovane artista conforma il processo creativo in una vera e propria azione pittrice che proietta sulla tela l'immagine reale del corpo attraverso il contatto, reso visibile e durevole dall'interposizione del colore. L'impressione della pelle sul supporto suggella un legame di identità fisica che, venendo rielaborato da una serie di gesti formativi, ritrova la sua verità nella filosofia dell'opera. I colori prendono vita sulla pelle e ne riproducono sulla tela le porosità e le caratteristiche eterogenee, offrendone la rappresentazione al gioco delle successive rielaborazioni. 

E' ancora un corpo a dominare la performance di apertura che l’artista ha ideato per il vernissage: al cospetto delle tele, esso si veste di solo colore riaffermando la propria centralità nella creazione dell’opera. Il corpo è di Valerio Sirna (1988), performer che vanta già importanti collaborazioni quali: Ricci-Forte (2009, 2010, 2011), il gruppo Mutua Imago (2011), Giorgio Rossi per L'Arezzo Wave (2012), il marchio Area (Paris Fashion Week 2012).Una videoinstallazione, in cui frammenti di vita metropolitana si associano alle immagini del processo creativo, completa il percorso della mostra. 


Siete curiosi di conoscere lo sperimentalismo suadente di questo artista? Io, stasera, passerò al Makemake, sicura che, come sempre, la sua arte sarà in grado di conquistarmi o perlomeno stupirmi.




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