Cari lettori,
siamo in estate e si sa, l'estate è la stagione in cui i cuori s'incontrano o si scontrano tra sale e mojito.
Ci sono storie semplici, quelle del 'mi piaci' e 'ti voglio' 'stiamo bene insieme' e ...' ma perchè no'?
Nuovi amori adorabili per adrenalina e passione, terribili per banalità.
Danno l'emozione di una sorpresa in un uovo di cioccolato: è speciale l'attesa di averlo custodito, pronto ad essere scartato, e qualunque sia la sorpresa in fondo ci piace non perchè sia quella, ma perchè ci piacerebbe comunque, qualunque cosa sia. Però basta la fine di un giorno per dimenticarla sul camino, nel cassetto delle cose inutili, carine 'per poche ore soltanto'.
E poi ci sono quelle storie vere che lasciano graffi che bruciano guance ed occhi.
Sono amori inspiegabili, perchè immensi di dolore, risa, condivisione e nostalgia...
Non c'è perfezione, ma sono la percezione di averla raggiunta in un attimo o in un 'quanto sei bella stasera'. Sono amori fatti di carne, debolezza, malinconica attesa, paura, pizze, shopping snervante e regali a Natale. Ma può accadere che due mani tenute strette per bisogno 'proprio di quella persona' o per conservare una insostituibile compagnia, dicevo... può accadere che queste mani si lascino per pochi istanti ...il rischio più grande è che non si ha mai la possibilità di congelare un sentimento, di paralizzare quelle mani neanche per pochi istanti. Il distacco è cambiamento che può volgere ad un 'unione meditata o ad una separazione ineluttabile. Fermare quelle mani in un momento determinato, in un istante che risucchia battiti e lacrime, è impossibile: sono due mondi che combattono una guerra senza armi, senza voce, senza un codice da seguire. In amore non si può prevedere nulla, si può solo progettare la propria vita come se fosse quella di altri, di controfigure rubate al nostro immaginario di film, libri, quadri.
C'è un percorso che solo da soli ci appartiene e riprendere a batterlo è così arduo e destabilizzante.
Eppure è il nostro. Dovremmo conoscerlo. Dovrebbe essere la cosa più semplice del mondo.
Beh, non lo è quasi mai.
"Quando in anticipo sul tuo stupore
verranno a chiederti del nostro amore
a quella gente consumata nel farsi dar retta
un amore così lungo
tu non darglielo in fretta ..."
(Verranno a chiederti del nostro amore, Fabrizio De Andrè)
Vi lascio con questa poesia per occhi ed orecchie :-)
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