mercoledì 6 marzo 2013

Helmut Newton: gli scatti che spogliano corpi.

dettaglio Rue Aubriot, French Vogue dalla serie White Women 

Carissimi lettori,
ieri mattina ho partecipato con grande gioia all'Anteprima stampa della mostra White Women, Sleepless Nights e Big Nudes dedicata a Helmut Netwon, uno dei fotografi più importanti del XX secolo.
Dopo il Museum of Fine Arts di Houston e il Museum fur Fotografie di Berlino, il Palazzo delle Esposizioni di Roma accoglierà a partire da oggi e fino al 21 luglio 2013 per la sua unica tappa italiana, queste 180 immagini di un genio provocatore della Fotografia internazionale
La mostra è frutto di un progetto che è nato nel 2011 per impulso di June, vedova di Newton che ha raccolto le immagini dei primi tre libri del fotografo pubblicati alla fine degli anni 70, da cui deriva il titolo della mostra.
Io credo che il  fascino di questa mostra, oltre all'indiscussa mole estetica, sia accentuato dalla consapevolezza che la selezione delle immagini  contenute nei tre volumi è stata curata dallo stesso Newton mettendo in sequenza, l'uno accanto agli altri, gli scatti realizzati per altre committenze con quelli realizzati liberamente da se stesso.
Da Maxims dalla serie Sleepless Nights
Chi ama la moda, anzi la Moda, non può non osservare con attenzione le fotografie del primo libro 'White Women' del 1976,  premiato con il Kodak Photobook Awarddove Helmut Newton porta il nudo all'interno della moda stessa con uno stile provocatorio e disinibito, rivoluzionando il mondo della fotografia di moda e testimoniando la trasformazione del ruolo di donna nella società occidentale.
Il nudo fa da padrone anche nelle altre due raccolte: in Sleepless Nights del 1978 la foto di moda si evolve in ritratti  che a loro volta diventano reportage di scene del crimine. Esso è probabilmente il volume più retrospettivo che raccoglie i lavori realizzati da Newton per Vogue ed per altri magazine e che lo incorona 'icona' della fashion photografy. Se esteticamente tra questi lavori ci sono gli scatti che più mi hanno inquietata, razionalmente riconosco in loro una forte carica concettuale: ritraendo le modelle fuori dallo studio, in strada e in atteggiamenti molto sensuali, Newton ha suggerito un uso della fotografia di moda come puro pretesto per realizzare qualcosa di assolutamente differente.
La terza raccolta Big Nudes del 1981, invece, sancì per Helmut il raggiungimento del ruolo da protagonista oramai consolidato nella storia della fotografia del secondo '900, inaugurando altresì una nuova dimensione, quella delle gigantografie che da lì entreranno nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo.

Ecco vengono II dalla serie Big Nudes

L'occhio di Newton spoglia la realtà e sembra quasi violentarla in una continua tensione, a volte anche molto inquietante, tra sesso e morte. La pornografia e la vita sono dall'altra parte del confine. A volte li scorgi con una vista miope, poi li dimentichi nell'eleganza dei dettagli.

Andate a vedere questi scatti e fatemi sapere cosa ne pensate!

Alla prossima


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