lunedì 13 maggio 2013

Ma come ti vesti, Prof?


Carissime lettrici di Fashion Art Break,

oggi voglio parlarvi del look di una categoria professionale che ogni giorno, con più o meno difficoltà, si approccia alle nuove generazioni: quella delle Prof.
Come le mie followers più fedeli sapranno, io, oltre alla mia attività di blogger, svolgo anche l'arduo compito di insegnare Lettere, dimenandomi tra una subordinata oggettiva, D'Annunzio e Cavour.
Proprio in virtù di questo ho potuto conoscere da insider il mondo delle professoresse, soprattutto di lettere, studiandone caratteristiche didattiche ed.. estetiche!
E qui casca l'asino...
Facendo un discorso generalizzato con le sue dovute eccezioni, ne esce fuori un quadro piuttosto inquietante: gonne, Hogan e camicie sbiadite; jeans sabbiati o pieni di ricami improponibili, magliette in acrilico e sandali ortopedici e tante borse con orsacchiotti e dio solo sa cos'altro ancora.
E'vero che la sobrietà e la poca sensualità sono caratteristiche fondamentali -soprattutto se si tratta di giovani insegnanti- per conservare un certo decoro anche agli occhi di ragazze e ragazzini che ti prendono come modello o come istituzione, ma si può essere anche fashion con un look disimpegnato o classico, corredato da qualche accessorio un po' più colorato e divertente che smorzi l'immagine della maestrina che sa di naftalina.
Un paio di jeans, una t shirt e una giacca con un adeguato paio di sandali, un paio di pantaloni comodi con camicia, cintura in cuoio e maxi bag oppure un vestito sobrio e ballerine con un paio di orecchini o una collana potrebbero renderci professionali e fashion, anche in una seriosa aula docenti.

Perchè parlare di look in un contesto che dà giustamente importanza alla sostanza e alla cultura?


In primis perchè bisogna sfatare il falso luogo comune che una donna di spessore intellettuale debba essere necessariamente 'sciatta' e ' inguardabile'; in secundis perchè abbiamo a che fare con giovani che hanno il dovere di rispettare il ruolo dell'insegnante, ma che lo sentono sempre più lontano dal proprio mondo.
Sarà perchè ho 28 anni e una grande voglia di insegnare, sarà perchè la mia deformazione da fashion blogger non può non condizionarmi, ma io vivo questa professione cercando costantemente di proporre me e il mio mondo conoscitivo nel modo più allettante possibile, magari raccontando la storia dei libri suddividendola in puntate di un telefilm o divertendo i miei alunni con una sfilza di abusati 'ma anche no'. E' proprio allora che  il loro sguardo, soprattutto dei più 'riluttanti', si allontana dalla parete o da un diario pieno di scritte di protesta e di amore e si fissano su di me, riconoscendo che Garibaldi e Saba non sono poi così antichi come sembra.
In fondo la cultura è fashion. Perchè una prof non potrebbe esserlo? ;-)



Nessun commento:

Posta un commento